Private area

Nome della barca: Besalea

Modello / Tipologia: Cranchi 41 Mediterranea

Lunghezza: 13.50m

Capacità massima passeggeri: 11

Motorizzazione: 2 Volvo Penta 375CV

Anno di costruzione/rinnovo: 2002

Porto di partenza: Marina di Carrara

Skipper incluso: No

Lingue parlate a bordo: Inglese

Descrizione: rifatta nel 2025, spazzi ampi, 6 posti letto, asciugamani, teli mare e altro armatore di 30 anni esperto e con esperienza per qualsiasi crociera

Dotazioni: 2 frigoriferi, toilette, musica

Condizioni particolari: si animali e bambini, aperitivo incluso con snack di benvenuto 

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Rotte

  • Golfo dei Poeti

    Durata: Giornata intera

    1,850.00 €
  • 5 Terre

    Durata: Giornata intera

    2,150.00 €
  • Portofino

    Durata: Giornata intera

    2,550.00 €
  • Tour serale

    Durata: 19.30/23.30

    800.00 €

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Navigazione nel Golfo dei Poeti

Tra storia, leggende e paesaggi che parlano al cuore

Il Golfo di La Spezia, ribattezzato “Golfo dei Poeti” grazie a Lord Byron e Percy Shelley, è un luogo dove la natura si fonde con la storia, dove ogni scoglio ha una voce e ogni baia custodisce un ricordo.

Navigarlo significa viaggiare nel tempo e nello spazio, tra acque limpide, fortificazioni antiche, isole misteriose e meraviglie scolpite dal vento e dal sale.

Salpa con noi. Questo itinerario è più di una rotta: è un romanzo a cielo aperto.
1 Porto Mirabello – Il porto del presente
Costruito nel 2010, Porto Mirabello è uno dei porti turistici più moderni del Mediterraneo. Sorge su una diga artificiale collegata alla città da un ponte sospeso, ed è il punto di partenza ideale per esplorare il golfo.

Tra yacht di lusso, ristoranti e palme, è l’inizio perfetto di un viaggio tra fascino contemporaneo e orizzonti antichi.
2 Golfo delle Grazie – Il rifugio dei velieri

Questo incantevole angolo di mare ospita uno dei borghi più autentici della zona. Le Grazie furono, fin dal Medioevo, sede di cantieri navali e approdo sicuro per mercanti e marinai.

Oggi, il borgo conserva ancora quell’anima marinaresca: vele che sventolano, il profumo del legno bagnato, e un’atmosfera che pare sospesa nel tempo.

3 Torre Scola – La sentinella di pietra

Costruita nel XVIII secolo su uno scoglio emerso tra Palmaria e Le Grazie, Torre Scuola fu parte del sistema difensivo del Golfo, progettato dai genovesi e poi potenziato sotto Napoleone.

Oggi è un’isola-fortezza abbandonata, magnetica nella sua solitudine, che ricorda l’epoca in cui cannoni e torri proteggevano l’ingresso della Spezia.

4 Isola Palmaria – La regina del Golfo

La più grande delle isole spezzine, la Palmaria è un tesoro naturalistico e storico. Un tempo cava di marmo portoro e sede di batterie militari, oggi è un’oasi incontaminata.

Falesie bianche, vegetazione mediterranea, grotte marine e mulattiere panoramiche: vista dal mare, la Palmaria offre uno spettacolo raro e selvaggio.

5 Chiesa di San Pietro – La fortezza della fede

Costruita nel 1277 sui resti di un tempio pagano dedicato a Venere, la Chiesa di San Pietro è un capolavoro gotico che si erge su un promontorio roccioso a Portovenere.

La sua posizione domina il mare aperto, con archi neri e bianchi che sembrano scolpiti dalla tempesta. Da sempre simbolo del Golfo, è la perfetta fusione tra spiritualità e forza della natura.

6 Grotta di Lord Byron – Il santuario del poeta

Situata ai piedi della chiesa, questa grotta naturale prende il nome da Lord Byron, che qui nuotava fino a Lerici per incontrare l’amico Shelley. Ancora oggi, l’eco del mare che risuona tra le pareti rocciose sembra recitare versi perduti.

È un luogo che commuove, dove il mare parla direttamente all’anima.

7 Madonnina del Tinetto – L’ultima luce

Sull’Isolotto del Tinetto, il più piccolo dell’arcipelago, si trova una statua della Madonna che veglia sui naviganti. L’isola ospita i resti di un antico eremo paleocristiano risalente al VI secolo, un luogo di spiritualità isolata, abbracciato dal vento e dalle onde.

Guardare la Madonnina, solitaria sullo scoglio, è come ricevere un silenzioso invito alla pace.

8 Isola del Tino – Il sacro e il segreto

L’Isola del Tino è la più misteriosa. Sede di un faro attivo e zona militare, è accessibile solo in rare occasioni. Ma la sua storia è millenaria: qui visse e morì San Venerio, eremita del VII secolo, oggi patrono dei fanalisti d’Italia.

Le rovine dell’antico monastero e l’aura di silenzio ne fanno un luogo sospeso tra fede e leggenda.

Perché questa rotta?

Perché non è solo un percorso sul mare, ma un viaggio dentro la bellezza mediterranea più autentica. È storia viva, natura pura, emozione che scivola sull’acqua. Ogni tappa è una finestra su un mondo perduto… e ritrovato.

Vieni a navigare dove il tempo si ferma e il cuore riparte.